Lanificio Subalpino: fantasia e qualità, un connubio vincente 

Nome dell’azienda


Lanificio Subalpino

Anno di fondazione


1975

Luogo di fondazione


Quaregna Cerreto – Biella

Produzione


Tessuti di alta qualità con una specializzazione sui filati fantasia e sul seersucker

Segni particolari


Modernità, creatività, caparbietà

1975 – domani: dalla prima spola alla trama del futuro 

Colore e creatività sono gli elementi che caratterizzano la produzione di Lanificio Subalpino, da quasi 50 anni: due valori che – come la trama e l’ordito – diventano componenti intrinseci in ogni tessuto, imprescindibili nel DNA dell’azienda. 

Tutto ha inizio nel 1975, con l’inaugurazione di una piccola produzione di tessuti chiamata Lanificio Subalpino. È il primo capitolo di una storia familiare, iniziata dal fondatore Luciano Zanone, che si intreccia alla storia della florida industria tessile biellese. 

Una realtà in continua crescita, che in questi cinque decenni non ha mai perso l’attitudine creativa e la voglia di sperimentare e si è evoluta cavalcando le oscillazioni dei mercati con un’eccellente combinazione di tradizione e innovazione, di cultura e intuizione. 

Nel 2019, l’acquisizione dell’azienda da parte Andrea Rosa ed Alberto Tamburrano ha segnato un nuovo e importante capitolo nella vita di Subalpino e della sua filosofia, aggiungendo una nuova ventata di creatività ed innovazione all’estro, all’inventiva e alla “scintilla” della famiglia Zanone. 

Sin dal primo giorno, inderogabilmente nello stabilimento Biellese dove è entrata in funzione la prima spola, le persone che danno vita a Subalpino sono autori di una storia che continua a scrivere il proprio futuro, di cui ogni tessuto rappresenta un capitolo tutto nuovo. 

 

Le sfumature che fanno la differenza

Punto di partenza del Lanificio Subalpino è l’attenzione al tessuto, indagato a fondo in ogni potenzialità tecnica ed espressiva. Ogni fibra, infatti, risponde in modo diverso ai colori e ogni combinazione di colori crea un effetto diverso sulle diverse fibre. Fare la differenza anche nel più piccolo dettaglio, in fondo, è l’obiettivo a cui punta l’azienda. 

Lanificio Subalpino offre un catalogo sfaccettato di tessuti, colori e fantasie, per dare corpo ad ogni idea creativa nata al proprio interno. Dalla filatura all’orditura, dall’annodatura alla tessitura, ogni fase unisce la tradizione artigianale della cultura laniera con le nuove possibilità dell’evoluzione tecnologica.  

Con dedizione, know-how e un pizzico di caparbietà, Lanificio Subalpino propone, di collezione in collezione, e con l’affidabilità di un heritage solido, un abaco di possibilità adatte ai propositi più creativi.  

Passione, fantasia ed esperienza si respirano in ogni lavorazione di cotone e lino, seersucker, popeline e stuoie, fantasie moderne e uniti tinto filo, con finissaggi sia classici che innovativi, ideali per la realizzazione di giacche, abiti, pantaloni, giubbotti e cappotti dall’allure moderna e nel contempo rispettosa della tradizione. 

La creatività, per Lanificio Subalpino, è un lusso da indossare ogni giorno.  

Proprio per questo motivo all’interno della selezione Lanieri troverete un’ampia varietà di tessuti del lanificio declinati sia in fibre nobili come lo yak e mix innovativi come quello contenente canapa e lino. Tra le armature inoltre sono disponibili i tessuti in tela e saia oltre che i seersucker, vero e proprio punto di forza in cui il Lanificio Subalpino si distingue in quanto ad expertise. 

Pantalone Beige in Twill di Yak 

 

Terra e tessuti: l’impegno per un futuro al plurale   

La qualità di Lanificio Subalpino è protagonista in ogni fibra e lavorazione e si riflette anche nell’attenzione verso le persone e il Pianeta, con scelte consapevoli a livello ambientale, a partire dall’individuazione delle materie prime. 

Lo sviluppo sostenibile è per l’azienda un valore chiave, un impegno che parte dal prodotto per raggiungere tematiche globali.  

Tra le attività intraprese dal lanificio per supportare una transizione green vi sono le collezioni che enfatizzano il potenziale della fibra (yak, lana, alpaca, ma anche cotone, lino e canapa) nelle loro tonalità naturali, senza l’impiego di coloranti, e quelle concentrate sulle fibre naturali rigenerate: scarti nobili della filatura pettinata extrafine, già tinti in tops, sviluppati in un morbido filo cardato. 

Stagione dopo stagione, l’azienda si impegna per migliorare in ottica di uno sviluppo sostenibile a tutto tondo, per esprimere una produzione che lasci il segno, ma non un’impronta sull’ambiente. 

Se il futuro fosse un colore, Lanificio Subalpino lo vorrebbe nella più luminosa punta di verde.