Lo shoeshine, un’arte antica

Vi dice nulla il termine Sciuscià? È il termine napoletano, patria nostrana di quest’arte che nasce in tutto il mondo ancora nei primi del Novecento e descrive il mestiere dei lustrascarpe o shoeshiner; è anche un noto e amato film neorealista che racconta le storie di questi artisti della scarpa attraverso lo sguardo di Vittorio De Sica. È un mestiere antico che sopravvive alla meccanizzazione del lavoro, una tradizione diventata arte e un’arma segreta del gentleman contemporaneo. Ancora oggi. L’investimento in un paio di scarpe di qualità è importante tanto quanto l’arte del prendersi cura e manutenzione delle stesse; un paio di scarpe ben tenute si notano eccome, in particolare se abbinate a un abito, hanno il potere di valorizzarlo o di metterlo in cattiva luce.

Ecco 5 semplici suggerimenti che potete seguire anche voi per stringate, modalità di cura quotidiana per un risultato garantito:

La pulizia

Spolverare le calzature con un panno di cotone (magari un pezzo di una vecchia camicia), per togliere lo sporco. Utilizzate anche una schiuma per pelli: dopo averla applicata, risciacquare con uno strofinaccio umido.

01 la pulizia

La cera

La cera di buona qualità è alla base di una lucidatura a specchio, scegliete creme composte da cera d’api neutra.

02 la cera

La lucidatura

Togliere i lacci, spargere il prodotto in modo omogeneo su tutta la scarpa, esclusa la suola, e far riposare per una decina di minuti, affinché il pellame lo assorba bene. L’ideale è farlo inserendo le scarpe nelle forme di legno per tirare bene la pelle. Sfregare in modo deciso la calzatura con un panno di lana per ottenere la lucentezza desiderata. Il tocco finale lo dà la spazzolatura, toglie la cera in eccesso e la scarpa splende come nuova.

03 la lucidatura

La suola

Spazzolarla con una spazzola o uno straccio ruvido, nutrirla con un filo di cera, così come con i lacci, una leggera passata nello straccio e il gioco è fatto. Riponete via le scarpe sempre con le forme di legno (meglio se di cedro), assorbono l’umidità e aiutano le scarpe a non deformarsi.

04 la suola

Il tocco extra

A scarpa perfettamente asciutta, munirsi di un dischetto di lucido del colore più indicato, di una pezzuola di cotone (sempre ricavabile da vecchie camicie) e di un vasetto contenente acqua fredda, nella quale siano state diluite alcune gocce di alcool. Per chi vuole un risultato ancora più professionale un vecchio trucco è utilizzare gocce di liquore ad alta gradazione alcolica (cognac, brandy, o grappa).

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E infine… ecco gli indirizzi segreti per farsi lustrare e sistemare le vostre calzature preferite dai migliori professionisti del mestiere:

Milano-Ago e Spago– Una calzoleria artigiana con servizio lustrascarpe in due location: in via Plinio o in viale Col di Lana. Un team di mastri calzolai realizza anche scarpe da uomo e da donna su misura, uno dei pochi indirizzi milanesi dove la rémise en forme della calzatura è una vera e propria arte.

Parma-Dandy Shoe Care – Alexander Nurulaeff, grazie alla propria formazione come pittore, dopo anni di studio dei materiali e un meticoloso apprendimento della colorazione artistica e del trattamento dei pellami, ha portato la tecnica della Patina ad una perfezione ineguagliabile. Oltre a questo è un maestro della lucidatura sulla quale è possibile ragionare insieme per avere effetti speciali sia nella lucidatura, sia nell’applicazione di una colorazione per ravvivare o cambiare il colore delle scarpe a piacimento.

Patina by Alexander Nurulaeff 11

Roma-Cannolicchio-Una tradizione di famiglia fin dal 1956 per Antonio Corradi. Un giorno un importante cliente rivolgendosi allo zio disse: «Cannolicchio – perché aveva pochi capelli – questo è un nome che diventerà famoso in tutto il mondo». Antonio Corradi è stato nominato Cavaliere del Lavoro e il suo negozio ha avuto il riconoscimento di Bottega storica. Non smette di lavorare nel suo atelier di Corso Trieste fino a che non è soddisfatto del risultato.

Londra – Steven Skippen – Steve non ha un vero e proprio background da lustrascarpe. L’avventura inizia per caso quando all’aeroporto di Heathrow un lustrascarpe gli ha offerto un impiego. Un anno dopo ha aperto la sua attività all’interno dell’hotel Hilton di Park Lane. Tra i suoi clienti ci sono Mike Tyson il Dalai Lama e Jean Claude Van Damme.

Parigi-Talon Rouge- Pierre Paul Marie Hofflin ha iniziato la carriera dal brand di calzature Weston dove spesso i clienti chiedevano consigli su come poter curare le scarpe. Decide quindi di fondare Talon Rouge, il cui nome risale al fratello di Luigi XIV chiamato «Monsieur» che, dopo aver visitato i mattatoi, uscì con le suole intinte di rosso. Da lì la tendenza: la nobiltà si riconosceva in base al colore dei tacchi. Oggi, con l’espressione “talon rouge” si identifica un gentiluomo distinto, raffinato.

New York- Jim’s Shoe Repair – Il punto di ritrovo preferito dei business men di Manhattan. Quattro generazioni di lustrascarpe dalle origini italiane.

Los Angeles – Progressive Shoe-Shop

Vicinissimo a Rodeo Drive, Jack Zatikian è il lustrascarpe di tutte le celebrities. Durante il periodo degli Oscar lavora 24 ore su 24 per assecondare tutti i capricci e le richieste last minute delle star di Hollywood.
 Jack ha ereditato l’attività dal padre che nel 1982 si è trasferito dalla lontana Armenia e ha tramandato al figlio l’amore per le scarpe lustrate che brillano.

 

Photo credit: dandyshoecare.it